Il lavoro di Hess, sorprendente e veloce, diviene un vero spettacolo per la padrona di casa ed i suoi amici che ascoltano attenti le impressioni di questo moderno trovatore che dipingendo parla delle cose e della vita della "Farbenrsiche Sizilien", di quella Sicilia "ricca di colori" e di miti, il cui spirito lui stesso comprenderà meglio più tardi, leggendo Plutarco.
Nello studio, al primo piano della villa, strappando il tempo alla cantina e sottraendosi alle attenzioni dell'ospite, Hess riesce portare a termine diversi quadri, sette dei quali poco tempo dopo sono accolti alla esposizione organizzata dal segretario di stato Schultz nell'ex castello imperiale di Berlino. I lavori, tutti mensionati nel catalogo ufficiale, ricevono incorraggianti giudizi che rappresentano per Hess un definitivo e pubblico riconoscimento della validità della propria opera artistica.
Ritornato a Monaco riprende a modellare, preparandosi anche alle mostre di pittura di Braunschweig e del Glaspalast di Monaco dove invia una decina di oli.
Nel piccolo studio della Theresienstrasse accoglie alcune allieve e ciò gli permette di contare su un reddito sicuro, ma certamente insufficente, per ora, per un viaggio nella Sicilia greca e a Palermo.
"Il mio oroscopo - scrive alla sorella - è chiaro: la realizzazione dei sogni sarà sempre molto lontana nel futuro".
Da qualche anno in seno al mondo artistico si era prodotta una scissione tra le vecchie e le nuove correnti che avevano determinato il nascere di diversi movimenti di avanguardia.
La "Secession" che, in succesive formazioni, aveva aggitato l'opinione pubblica nell'intento di reaggire all'interante conservatorismo artistico; "De Brücke" (Il Ponte) scaturito "sull'onda della rivolta morale prima che artistica"; il "Blaue Reiter" (il cavaliere azzuro) che, seguendo le teorie di Wassilij Kandinskij, manifesta la capacità di generare immagini astratte e di frenare, attraverso un rigido controllo critico l'indistinto fiotto della creazione; il "Novemberguppe", rappresentante l'estrema sinistra delle arti figurative, plastiche ed architettoniche. A quest'ultimo movimento si aggancia quello degli "Juryfreien", gli artisti "fuori giuria" di ogni tendenza che numerosi rilevano la diffusa incertezza e lo sbandamento culturale della nuova generazione. "Le loro mostre esprimono a fatica, infatti, personalità spiccate tra i cerebralismi pittorici e le artificiosità dei molti".
Alla "Juryfreie" Hess aderisce nel '29 e sarà presente in quasi tutte le sue esposizioni, meritando spesso il parere favorevole della critica. Hausestein - uno dei critici eminenti dell'epoca - scrive: "Hess trasferisce in forma semplice, ma squisitamente pittorica, il molteplice aspetto della natura e la sua capacità di sintesi rappresenta una benefica reazione alla contorsione problematica di pittori meno sicuri". Sull'autorevole periodico d'arte "Cicerone" viene pubblicato in copertina un quadro di Hess, scelto fra quelli dei pittori "Fuori giuria" (un olio che rappresenta due bagnanti sulle spiagge del Baltico), e un disegno di un paesaggio toscano è riprodotto dalla rivista "Jugend", organo ufficiale del movimento monacense "Jugendstil" col quale Hess collabora.
I quadri di Hess sono venduti dai trecento ai mille marchi, ma spesso il pittore deve cederne a prezzi più modesti, quando è pressato dalla necessità della sua vita scapigliata. Tuttavia egli adesso ha preso coscienza delle proprie capacità e del valore della sua pittura. In Germania intanto la crisi economica, che si era andata profilando fin dal '21 e che intorno al 1923 aveva assunto proporzioni drammatiche, mantiene la popolazione in uno stato di perplessità e di attesa, sotto l'incubo della guerra civile.