"Donna col cappello nero"
olio su tela, cm 83x55
Monaco 1930, coll. privata
Il cappello nero
Con lei un soffio
entrò
di vento e di profumo.
Bevvero vino
venuto dal Reno
e si accesero i ricordi.
Lei si pose
nel cono di luce
spiovente:
la pelliccia lieve
sul collo
e, ben calcato,
il suo cappello nero
con l'ala curva
e la forma bizzarra.
I grandi occhi
sognanti
si persero lontano
mentre nasceva
sulla tela,
acre di giallo,
la sua figura
seria e rotonda.
"Scalinata di paese"
matita su carta, cm 24x33
Sicilia 1930, coll. privata
Scalinata di paese
Scopristi un mondo di fiaba
nei paesi accalcati sui monti
per sfuggire ai pirati moreschi
che volevan le donne dai seni di neve.
Ti stupiron le case disadorne e vicine
a contendersi brevi spazi o un gradino
delle scalinate teatrali
costruite con pietra
squadrata in cave lontane.
Tra le case trovaste i somari,
neri, con le orecchie in continua ricerca
di nuovi rumori;
il grande muso vellutato e chiaro
pronto a ghermire
una spiga odorosa.
E la voce impetuosa e sgraziata
per mandare in due toni angosciati
- di cortile in cortile -
un inutile canto d'amore.
Asini, capaci di scandire con passetti sonori
il tempo lento della storia
e il tempo del lavoro
con le some pesanti su e giù per le scale
e nei campi scoscesi.
"Arcobaleno"
olio su tela, cm 38x76
Capo Faro 1930, coll. privata
Arcobaleno
Di là del mare
la rocca di Scilla
luminosa ed aspra;
qui del Peloro
la terra, tiepida e dolce
dopo il mezzogiorno.
La sabbia d'oro
tra le case basse
ha generato l'àgave
dalle foglie aguzze
e l'albero di acacia
coi piumini
profumati e gialli
e le candide spine.
Tu quel giorno arrivasti
dopo una pioggia d'aprile
e nella polvere d'acqua
improvviso scoppiò l'arcobaleno
ad unire nel cielo le due sponde
e a far festa per te coi suoi colori.
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