"Donne sul prato"
matita su carta, cm 12,8x18
Austria 1923, coll. privata

Farfalle come aquiloni

Farfalle come aquiloni,
leggere come le paure e i sogni
sbocciati nella quiete del prato
dalle confidenze più tenere
di due donne abbracciate.

Nel guardarle, così,
indifese e serene,
mi par di sentire
come tu l'ascoltassi allora, non visto,
il loro riso argentino
e qualche sommesso singhiozzo.

"Donna con fiasco"
guazzo, cm 66x42
Monaco 1924, coll. privata

Frau Flasche

Veniva ogni sera
e cercava di "Gunther,
il signor professore".
"C'è lavoro per me?", gli chiedeva.
C'era sempre una classe
con prova di nudo
e disegno dal vero:

si spogliava al di là d'uno schermo
e davanti al banchetto
era pronta alla posa
col suo corpo già esangue,
i capelli raccolti
e lo sguardo sperduto nel vuoto.

Ogni tanto beveva un bicchiere.
La chiamavano Flasche,
"Frau Flasche".

"Pompei"
acquerello, cm 24,5x34
Pompei 1926, coll. privata

Pompei

Venivi dall'algida Svezia
col lungo treno affannato.
Era autunno,
e ti fermasti a Pompei.

Fu felice la scelta dell'ora,
appena passato il meriggio:
il cielo acceso di sole,
le case color della luce
segnate da ombre corpose

Con l'animo preso
percorresti la strada dei fori,
di fronte al Vesuvio
da cui era giunta la morte
sulla città addormentata.

Nelle ville leggiadre
contornate da erbe odorose,
scopristi i dipinti d'amore
e i volti dai grandi occhi attenti
nei quali leggesti, ancor vive,
remote profonde emozioni.