"L'indovino"
inchiostro su carta, cm 49x64
Messina 1933, coll. privata
L'indovino
Al suono della tromba
li ha chiamati
sulla piazza Mercato
in riva al mare.
L'indovino è tornato!
E' un suo amico
e sa tutto dei fatti
che succedon lontano;
sa se presto la pioggia
cadrà sui campi riarsi;
egli sa se il lavoro verrà
per non migrar oltremare
e se il terno uscirà
sulla ruota a Milano.
Sì, lui lo sa
se è arrivato
il momento d'amare
per chi attende sognando.
Sul foglietto l'ha scritto:
"Sarà biondo il tuo amore
e gentile.
Devi solo aspettare".
"Autoritratto sulla barca"
olio su tela, cm 100x68
Messina 1933, coll. privata
Autoritratto sulla barca
Nel sole del meriggio
io sto con quelli
della "palamita",
forti e sereni.
Sulla barca
carica di lunghe reti
color del vino,
si aspetta il grido della vedetta
- alta sul palo della barca madre -
alla vista dei pesci.
Si voga lenti
nel filo della "rema"
e di velluto è la brezza
sulla pelle arsa.
Il silenzio è più vero
tra il gocciolio dei rivoli
grondanti dalle pale dei remi
lunghi e pesanti, in equilibrio
sugli scalmi grassi.
Il riverbero è intenso,
il mare è a specchio
e gli occhi si socchiudono
per custodire
pensieri e le emozioni.
"Donne di Messina"
acquerello, cm 45x65
Messina 1933, coll. privata
Donne di Messina
Nell'antica taverna
della nobile piazza
c'era il culto del pesce
e del vino più forte.
Ti parlavano tutti
con stupore e rispetto,
caricando il lor gesti
per spiegarti le storie
di mare e di lavoro;
ti invitavano al brindisi
e le donne a cantare.
Le madri, talvolta,
ti mostravano i bimbi
per vederli rinascere
coloriti e rotondi
nelle tue tele accese.
Pomposo, sulla piazza,
il monumento bronzeo
al vincitore di Lèpanto
dava le spalle
al tuo rifugio segreto.
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